Una classificazione unica europea dei Dispositivi medici
Cos’è la Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici e a cosa serve?
La Classificazione Nazionale dei Dispositivi Medici (CND) è la classificazione italiana che raggruppa i dispositivi medici in categorie omogenee di prodotti destinati ad effettuare un intervento diagnostico e/o terapeutico simile. La Classificazione presenta una struttura di tipo alfa numerico che, seguendo il criterio della differenziazione dei prodotti per destinazione d'uso e/o per collocazione anatomico-funzionale, si sviluppa ad albero gerarchio multilivello e aggrega i dispositivi medici in Categorie (22), Gruppi (122) e Tipologie (5 livelli).
Esempio:
Cosa c’è di nuovo?
L'articolo 26 del Regolamento Dispositivi Medici (UE) 2017/745 e l'articolo 23 del Regolamento Dispositivi medico-diagnostici in vitro (UE) 2017/746 prevedono che la Commissione Europea renda disponibile gratuitamente una nomenclatura dei dispositivi medici riconosciuta a livello internazionale.
La European Medical Device Nomenclature (EMDN) è la nomenclatura dei dispositivi medici europea, utilizzata dai fabbricanti per la registrazione dei dispositivi medici nella banca dati EUDAMED.
Il Medical Device Coordination Group (MDCG) nella riunione del 14 febbraio 2019 ha deciso di individuare, quale base per la realizzazione del nomenclatore EMDN, la classificazione italiana, la Classificazione Nazionale dei Dispositivi medici (CND), per le sue peculiarità di struttura, finalità, fruibilità e metodologia di aggiornamento (per maggiori dettagli).
Ruolo della regione FVG
Dal 2007 la regione FVG assicura mediante la convenzione col Ministero della Salute il supporto tecnico per garantire l’aggiornamento periodico della Classificazione Nazionale dei Dispositivi Medici e degli strumenti integrativi: “Definizioni dei rami terminali della CND” e “Glossario dei rami terminali della CND”.
A seguito della decisione di individuare la CND quale base della nuova nomenclatura europea la regione FVG ha supportato la Commissione Europea nella definizione della prima versione dell’EMDN e garantisce il contributo specialistico per i necessari aggiornamenti.