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Trent’anni di 118: la storia e l'evoluzione del servizio emergenza sanitaria in FVG Italiano

Il 27 marzo 1992 con la legge De Lorenzo, veniva istituito il servizio 118 nazionale.

Il 118 è stato avviato a seguito delle attivazioni di due esperienze pilota partite due anni prima a Bologna ed a Udine, in occasione del campionato mondiale di calcio di Italia 90 il 1 giugno 1990.

A Bologna è stato attivato per i soccorsi in città sulla scorta dell’esperienza di Bologna soccorso, mentre Udine, sotto la guida del prof Perraro, ha fatto da apripista verso una copertura territoriale più ampia, coprendo tutta la provincia. Questa esperienza ha di fatto anticipato quanto poi prevista dal DPR del 27 marzo 1992. Successivamente sono state attivate le altre tre centrali provinciali a Gorizia, Pordenone e Trieste.

Il ruolo di guida della nostra Regione nell’istituzione e potenziamento del sistema di emergenza si fu ulteriormente rafforzato con l’istituzione del servizio di elisoccorso diurno il 1 agosto 1992, pertanto quest’anno in FVG si celebra il trentennale dell’elisoccorso.

Agli inizi del 2017 anche la nostra Regione recepisce la direttiva europea ed attiva il numero unico dell’emergenza 112 (NUE), già operativo in molti paesi dell’Unione. Contestualmente all’attivazione del NUE viene anche attivata la SORES (Struttura Operativa Regionale per l’Emergenza Sanitaria) che funge da centrale regionale unica, riassorbendo in un’unica struttura le altre centrali provinciali, conformemente a quanto stabilito dal DGR 519 del 2014. Infine, nello stesso anno viene anche attivato il servizio notturno dell’elisoccorso.

Il sistema di emergenza territoriale del FVG si basa attualmente sull’impiego di 51 ambulanze operative in orario diurno, e di 35 in orario notturno. Nell’arco dell’orario diurno sono inoltre disponibili 7 automediche che si riduco a 4 durante la notte. A questi mezzi si aggiunge l’elisoccorso che è operativo sulle 24 ore. Per la copertura di questi mezzi sono necessari 900 professionisti (autisti, volontari, infermieri e medici) sia dipendenti sia afferenti ad enti convenzione con associazioni garanti della professionalità e delle dovute certificazioni.

Il ruolo della centrale unica è quello di centralizzare la richiesta di soccorso sanitario, inviare e coordinare i mezzi di soccorso, ed anche una funzione di informazione e sensibilizzazione della popolazione verso la conoscenza e la cultura dell’emergenza.

La Centrale Operativa SORES, oltre alle chiamate che giungono dal 112, gestisce anche quelle via radio di raccordo con i mezzi di soccorso e i vari ospedali della regione che di fatto fanno salire il numero totale delle telefonate a ad almeno 600.000 all’anno (1600 al giorno)

 

Di seguito, cliccando sull'immagine sotto, il video delle interviste al Direttore di SORES, dott. Amato De Monte, e al Coordinatore di Sores Federico Nadalin.

 

Pubblicato il 25/3/2022
Last update 31/3/2022