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Cosa fa ARCS

PDTA: Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale

Uno strumento fondamentale per le Reti Cliniche

Uno degli output fondamentali del lavoro delle Reti clinico-assistenziali è il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale). Si tratta di uno strumento di gestione clinico-organizzativa, sviluppata a livello ragionale, una guida dettagliata e standardizzata che definisce il "miglior percorso realizzabile in regione" che un paziente deve seguire per una specifica condizione clinica, dalla diagnosi fino al termine delle cure e al follow-up.

Si tratta dunque di una sequenza predefinita, articolata e coordinata di prestazioni erogate dal territorio o nel corso del ricovero, che prevede la partecipazione integrata di diversi specialisti e professionisti al fine di realizzare la diagnosi e la terapia più adeguate a una specifica situazione.

Con il PDTA la Rete clinico-assistenziale individua i nodi e le relative connessioni, definendone le regole di funzionamento, il sistema di monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini, in un’ottica di visione globale del concetto di salute, che pone al centro il benessere della persona.

 

A cosa serve un PDTA?

  • Standardizzare le cure: assicurare che tutti i cittadini con una determinata patologia, in qualunque zona del territorio si trovino, seguano lo stesso percorso di cura, basato sulle migliori evidenze scientifiche disponibili, indipendentemente dalla struttura o dallo specialista che li segue
  • Garantire la continuità assistenziale: assicurare che il paziente sia seguito in modo coerente e senza interruzioni durante tutte le fasi del percorso (dal medico di base allo specialista, dall'ospedale al territorio)
  • Aumentare la sicurezza del paziente, riducendo gli errori legati alla frammentazione delle cure
  • Migliorare la comunicazione: definire con precisione i ruoli e le responsabilità dei diversi professionisti e delle strutture coinvolte nel percorso del paziente
  • Ridurre i tempi di attesa e le inefficienze, ottimizzando i flussi di lavoro
  • Favorire l'appropriatezza delle cure: utilizzare le risorse in modo efficiente, erogando solo gli interventi realmente necessari e utili

 

Come è strutturato un PDTA?

Un PDTA è elaborato da un gruppo multidisciplinare di professionisti (medici di diverse specialità, infermieri, farmacisti…), con il coinvolgimento delle Società Scientifiche e delle associazioni di pazienti. Si basa sulle migliori evidenze scientifiche disponibili e descrive in modo dettagliato:

  • A quali pazienti è rivolto (es. pazienti con sclerosi multipla, pazienti con diabete, pazienti colpiti da ictus).
  • Che caratteristiche devono avere i pazienti per rientrare nel percorso.
  • Le fasi del percorso: dalla prevenzione e promozione di stili di vita corretti alla diagnosi, ai diversi aspetti legati al trattamento (farmacologico, chirurgico, riabilitativo …), al follow-up.
  • Quali competenze specialistiche, terapie, esami diagnostici, terapie, interventi assistenziali e riabilitativi devono essere erogati in ogni fase.
  • Con che tempi e che modalità devono essere effettuati i diversi interventi.
  • I ruoli e le responsabilità nei diversi momenti del percorso.
  • Gli indicatori di monitoraggio e di valutazione utili a misurare l'efficacia e l'efficienza del PDTA.
Pubblicato il 22/7/2025
Ultima modifica 22/7/2025