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Carenza e indisponibilità di farmaci: ARCS si distingue per le buone pratiche

È stato appena pubblicato il documento dell'Agenzia Italiana del Farmaco che inserisce l'Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute al primo posto fra i tre casi di buone pratiche.

L'Agenzia Italiana del Fermaco, nel perseguire l’obiettivo di tutelare il diritto di accesso ai farmaci dei cittadini, sta portando avanti un serie di attività di contrasto al fenomeno della carenza di medicinali allo scopo di ottimizzare l’uso dei farmaci a rischio carenza e di quelli importati per sopperirne la mancanza, basandosi sulle best practice regionali, sulle analisi dei dati e dei sondaggi condotti da SIFO.

I tre case studies riportati di seguito vanno nella direzione di una razionalizzazione delle procedure messe in atto sul territorio e fanno riferimento, nello specifico, ad una gestione centrale della totalità dei farmaci carenti/indisponibili (esperienza del Friuli-Venezia Giulia, Dr.ssa Laura Mattioni - ARCS), a pratiche di aggregazione/centralizzazione delle richieste di autorizzazione all’importazione per carenza (esperienza dalla U.O.C. Farmaceutica Ospedaliera Arezzo – Azienda USL Toscana Sud Est, dr.ssa Fabiola Del Santo), ad un modello di contingentamento per il farmaco Alteplase/Actilyse (esperienza della regione Lombardia, dr. Dario Cerri), e ad una analisi dei dati relativi alle procedure di importazione (survey AIFA-SIFO).

 

CASE STUDY: ARCS - FRIULI VENEZIA GIULIA

Dall’analisi dei dati delle importazioni, risulta evidente che nella maggior parte delle strutture si effettuino numeri elevati di richieste di autorizzazione all’importazione per carenza e di procedure di importazione per uno stesso farmaco; tuttavia, una importazione aggregata può produrre uno snellimento dei processi ed una ottimizzazione delle procedure stesse.

 

Gestione centrale della totalità dei farmaci carenti/indisponibili (esperienza del Friuli-Venezia Giulia, Dr.ssa Laura Mattioni)

L’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute (ARCS), oltre a svolgere funzioni di coordinamento degli enti del Servizio Sanitario Regionale, ai quali trasferisce le scelte strategiche regionali in materia di programmazione attuativa e monitoraggio, gestisce le gare regionali di beni sanitari, il Magazzino Farmaceutico Centralizzato (che eroga farmaci, dispositivi medici e medico-diagnostici a tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione) e la piattaforma logistica della Distribuzione per Conto (DPC).

ARCS ha sempre garantito la continuità di cura alle ASSR gestendo centralmente la totalità dei farmaci carenti/indisponibili attraverso l’acquisto di farmaci analoghi, anche dall’estero.

Dal 2019, nell’ambito di una già proficua collaborazione con AIFA, il Farmacista Responsabile di ARCS compila e invia ad AIFA un solo modulo di richiesta di autorizzazione all’importazione di analoghi di farmaci carenti cumulativo per tutto il fabbisogno regionale, sottoscritto dallo stesso Farmacista e dal Direttore Sanitario di ARCS o suo delegato.

Tale modalità semplifica le procedure d’acquisto e permette anche una programmazione puntuale degli approvvigionamenti sulla base delle necessità regionali, evitando sprechi o accaparramenti (es. durante la pandemia Covid-19 non si sono verificate mancanze significative).

Nel 2023 ARCS ha gestito complessivamente la carenza/indisponibilità di 398 farmaci: per 48 farmaci è stato necessario procedere all’importazione inviando ad AIFA 90 richieste di autorizzazione; 21 farmaci sono stati importati con Determina di importazione di AIFA al Titolare; i restanti 329 sono stati ac quistati da un altro fornitore.

ARCS gestisce centralmente anche le carenze dei farmaci in DPC che orienta, in caso di farmaci importati, verso la distribuzione diretta (DD).

Carenze ad alto impatto clinico che si sono verifi cate nel canale della farmaceutica convenzionata, invece, sono state gestite distribuendo temporaneamente il farmaco nel canale della DPC fino a risoluzione, come ad esempio la carenza di medicinali a base di Ranolazina.

Per rendere il servizio ancora più efficiente, ARCS ha bandito una gara regionale nel 2024: Il bando riguarda la traduzione certificata di RCP e foglietti illustrativi da inviare alle ASSR insieme ai farmaci importati, in modo da ridurre il rischio di errore terapeutico.

Pubblicato il 3/7/2024
Ultima modifica 3/7/2024