Rete fegato
La DGR n° 2533/2014 disciplina l'organizzazione con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia assicura, in maniera precoce ed omogenea su tutto il territorio, la presa in carico clinico-assistenziale, in termini di accesso ai servizi diagnosi e cura, delle persone affette da patologia epatica che può portare all'insufficienza d'organo.
L'assetto organizzativo deve permettere ai cittadini il massimo delle opportunità in termini di migliore assistenza possibile, indipendentemente dall'area territoriale di provenienza, dall'età della persona e dalla sua situazione sociale, economica e culturale, con possibilità di accesso alle migliori cure, secondo quanto stabilito dalle linee internazionali e nazionali accreditate e condivise dalle società scientifiche.
L'approfondimento condotto all’interno del gruppo di coordinamento della Rete Filiera fegato, ha portato alla stesura di alcuni documenti di riferimento. Il primo percorso adottato sono le “Linee di indirizzo per l’individuazione e la gestione clinico-assistenziale delle persone affette da alterazione degli enzimi epatici” ,di cui al decreto 2068/2018. In data 22/02/2021 è stato adottato il provvedimento n° 138 con oggetto il recepimento delle “Linee di indirizzo per l’identificazione, l’inquadramento clinico e l’invio al trattamento farmacologico dei pazienti affetti da infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV)”. Entrambi i documenti si inscrivono in un più ampio progetto di diagnosi e cura delle patologie epatiche e dell’insufficienza d’organo da estendere ed applicare all’intera regione, con lo scopo di offrire prestazioni sanitarie appropriate e di elevato livello per i pazienti affetti da malattie epatiche e di costruire una organizzazione più efficace ed efficiente per gli operatori sanitari.
La Det. ARCS n. 547 del 07/09/2023 ha aggiornato il gruppo di coordinamento della ”Rete regionale per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo e trapianti: filiera fegato” riconducendo le attività della rete all'interno del Modello di governo per le Reti Cliniche