Obbligo defibrillatori DAE. Approvata la legge: facciamo chiarezza
Via libera definitiva al Ddl che disciplina l’uso dei defibrillatori in ambito extraospedaliero già approvato dal Senato lo scorso 27 maggio e recentemente convertito in legge alla Camera
In Italia si verificano circa 60.000 morti per arresto cardiaco ogni anno. Si tratta di una incidenza di 1 ogni 1.000 abitanti, circa 7 ogni ora. L’arresto cardiaco oggi ha una incidenza di sopravvivenza del 2%. Una distribuzione capillare dei defibrillatori sul territorio e una maggiore preparazione nelle manovre di primo soccorso, potrebbe far salire questa percentuale al 60-75%. In caso di arresto cardiaco le possibilità di successo calano del 10% ogni minuto che passa, ma solo i primi 5 minuti sono quelli realmente utili a salvare una persona senza conseguenze neurologiche date dall’assenza di ossigeno.
Il defibrillatore automatico esterno (DAE) è uno strumento salvavita perché la tempestività dell’intervento in caso di arresto cardiaco è un elemento determinante.
L’obbligo dei defibrillatori per le Società e Associazioni Sportive è già in vigore da alcuni anni (Decreto Balduzzi, che dal 1° luglio 2017 impone l'obbligo del defibrillatore e di personale formato al primo soccorso per tutte le società sportive, professionistiche e dilettantistiche). Tra gli obblighi della società c’è anche quello del posizionamento dei cartelli segnaletici DAE al fine di indicare chiaramente l’esatta collocazione del defibrillatore, la stampa di opuscoli o la creazione di video con lo scopo di informare tutti coloro che frequentano l’impianto sulla presenza e posizione del defibrillatore. Devono essere formate delle persone per l’utilizzo del defibrillatore attraverso i corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillationed), identificato un referente che si accerti, a intervalli regolari, dello stato del defibrillatore. La nuova Legge integra il decreto Balduzzi rendendo sempre obbligatoria la presenza del DAE e di personale addestrato durante l'esercizio di attività sportiva, anche di allenamento e non solo agonistica.
La Legge n. 116 del 4 agosto introduce diverse misure importanti per rafforzare il primo soccorso in caso di arresto cardiaco extraospedaliero: è previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione nei prossimi cinque anni dei defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE) nelle Pubbliche Amministrazioni con almeno 15 dipendenti, tra cui le scuole di ogni rdine e grado, servizi al pubblico come Centri commerciali e alberghi, società sportive che usufruiscono di impianti sportivi pubblici, in luoghi molto frequentati come: aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, mezzi di trasporto che effettuano tratte senza soste di almeno 2 ore (aerei, treni, navi), inoltre l’obbligo dell’introduzione in tutte le scuole dell’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’obbligo per le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di DAE.”
I defibrillatori saranno posizionati all’interno di teche ad accesso pubblico 24 ore su 24.
In caso di chiamata alla Struttura Operativa per l'Emergenza Sanitaria (SORES) per un evento di arresto cardiaco, l’operatore fornirà istruzioni sull’utilizzo del defibrillatore in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso.
I DAE saranno registrati presso le Centrali Operative di Emergenza/Urgenza sanitaria per una tempestiva localizzazione.
Inoltre, le misure previste dalla nuova legge si propongono di coinvolgere maggiormente i cittadini nel primo soccorso e di dare loro gli strumenti per farlo: è previsto per esempio l’obbligo per le Centrali Operative di Emergenza/Urgenza sanitaria di fornire ai cittadini le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il DAE e l’introduzione di applicazioni per la geolocalizzazione dei DAE. In aggiunta, la legge stabilisce che, in assenza di personale sanitario o di personale non sanitario formato sul primo soccorso, anche i cittadini comuni, che non hanno ricevuto una formazione specifica, siano autorizzati a utilizzare i DAE.
La legge introduce importanti aspetti di novità anche all'interno del Codice penale italiano: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo. La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo“.
«É una legge fondamentale – ha commentato l’IRC, Italian Resuscitation Council, la società scientifica senza scopo di lucro che unisce medici e infermieri esperti in rianimazione cardiopolmonare – Maggiore diffusione dei defibrillatori e corsi di formazione a scuola sono essenziali per salvare più vite».