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La contenzione fisica in ambito assistenziale

La contenzione fisica è definita come “l’applicazione di dispositivi, che non possono essere facilmente rimossi dalla persona cui vengono applicati, volti a controllarne o impedirne il movimento”.

I mezzi di contenzione maggiormente documentati in letteratura sono le spondine, i tavolini fissi ad incastro, le manopole, le polsiere, le cavigliere e le cinture toraco-addominali.

La Regione Friuli Venezia Giulia, con la DGR 1904/2016, ha sottolineato il carattere eccezionale della contenzione e ha fornito precise indicazioni per assicurare comportamenti omogenei e rispettosi delle libertà individuali e della dignità umana nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali regionali.

La Rete Cure Sicure nel 2024 ha istituito un gruppo di lavoro denominato “Le cure libere da contenzione” con l’obiettivo di definire il concetto di contenzione, indagare la frequenza e le modalità con cui viene agita ed esplorare le opinioni ed il percepito dei professionisti.

I dati raccolti permetteranno di avviare le opportune azioni di miglioramento.

Pubblicato il 11/11/2024
Ultima modifica 11/11/2024